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domenica 3 novembre 2013

Serie A TIM : come vedere le partite su un telefono con i permessi di root


Da un po' di tempo è possibile usufruire di una interessante offerta della TIM: 2 mesi gratuiti di prova a Serie A TIM. Attivando l'opzione, è possibile vedere tutte le partite di serie A, news, highlights ecc dal proprio telefonino o tablet. E se si posseggono più SIM, è possibile condividere l'opzione tramite un codice segreto. Mentre, per chi ha più devices, ma solo uno di questi ha l'accesso 3g, è possibile sempre la condivisione della connessione tramite il tethering (in questo caso però ci sarà un degrado della qualità video a causa della condivisione di banda).

Per iniziare a usufruire dei contenuti sportivi è necessario prima scaricare l'applicazione apposita, disponibile sia per Android che per i devices iOS. Per adesso sono riuscito a vedere senza problemi un bel po' di spezzoni di partite, a una qualità discreta senza alcun consumo della banda mensile disponibile (in sostanza, il traffico dell'applicazione Serie A TIM è indipendente e non va a cumularsi al traffico standard 3g).
L'unico problema è che se si possiede un telefonino con i permessi di root, non è possibile vedere alcuna partita perchè l'applicazione lo vieta (non chiedetemi il perchè!). Il problema è comunque aggirabile in questo modo:
  • scaricatevi l'applicazione  Voodo OTA RootKeaper (utilissima app che permette di disabilitare i permessi root temporaneamente).
  • Aprite Voodo OTA RootKeaper e cliccate su "Temp un-root". Verrà effettuata una copia del comando "su",  ripristinabile in qualsiasi momento.
  • Adesso provate ad andare su Serie A Tim e vedete se funziona. 
  • Se ancora vi dice che avete il device con l'utente root, probabilmente è attiva l'applicazione Super Su. Dovrete disattivarla completamente: apritela e dalle impostazioni selezionate Unroot completo.



    Questo comporterà la rimozione dell'applicazione Super Su (che potrete comunque reinstallare, dopo aver ripristinato i permessi root tramite Voodo OTA RootKeeper.
  • Una volta terminata la visione ripristinate pure i permessi di root con il comando:

Ottenere i permessi di root su Nexus i9250

Qualche mese fa, grazie a questo articolo, sono riuscito a ottenere i permessi di root sul mio Nexus. Ecco qui una versione italiana delle istruzioni (per gli utenti Mac / Ubuntu, ma con leggere modifiche si adattano benissimo anche a Windows):
  • Assicurarsi di aver installato l'Android SDK sul vostro computer e il driver del vostro telefonino (su Mac / Ubuntu non è necessario)
  • Controllare che il device sia correttamente collegato, utilizzando il comando (utenti Mac / Ubuntu):
     ./adb devices
Dovrebbe restituirvi una riga del genere : 
List of devices attached
0428914742615357 device
Chiaramente il numero che inizia per 04 cambia a seconda del device collegato. Se non vi appare niente, provate a scollegare e ricollegare il cavo usb. Se ancora non vedete niente, è segno che non avete abilitato l'opzione "Debug USB" nelle impostazioni del vostro Android. Già che ci siete, abilitate anche l'opzione "Origini sconosciute". Servirà in seguito per l'installazione manuale di applicazioni, senza passare da Google Play. 
  • Se il vostro bootloader non è stato sbloccato, sarà necessario farlo con questa procedura:
    • riavviare in fastboot mode, cioè spegnete il telefono e riaccendetelo tenendo premuti i seguenti tre tasti (nell'ordine): power on + volume up + volume down. I tre tasti devono essere premuti in contemporanea, prima il power on, poi i tasti volume. Non appena si sente la vibrazione, è possibile rilasciarli tutti. 
    • In fastboot mode dovrebbe apparvi questa schermata:


    • come è possibile notare, in fondo alla schermata è scritto: "LOCK STATUS: LOCKED". Per passare allo stato UNLOCKED, eseguire questo comando (il telefono deve essere collegato in usb e il debug mode deve essere attivato):
      ./fastboot-mac oem unlock
    • dovrebbe a questo punto apparivi la seguente schermata:


      chiaramente scegliete YES.
  • Adesso scaricate lo zip e scompattatelo in una cartella accessibile dal vostro terminale.
  • Una volta accertati che il device è visibile al vostro computer, eseguire il comando:
./fastboot flash recovery optimus_prime-touch-v5.5.0.4-6-GSM.img
  • Spegnete il telefono Con i tasti volume, scorrere alla voce "Recovery mode" quindi premere ok (tasto accensione telefono)
  • Digitare il comando ./adb push CWM-SuperSU-v0.87.zip /sdcard/0/Download. Questo copierà l'applicazione Super SU nella cartella Download del telefono.
  • Non appena si è entrati nella modalità Recovery, selezionare tramite i tasti volume, la voce "Install zip from sdcard":

  • Quindi selezionare "choose zip from sdcard" e scorrere all'interno del percorso "0/Download":

  • Scorrere con il tasto  la voce "Install ..."


    e selezionare “CWM-SuperSU-v0.87.zip”:



    A questo punto avrete finito l'installazione di Super SU e il vostro telefono avrà d'ora in poi i permessi di root.

Allegati:

martedì 24 settembre 2013

Ripristinare una Factory Image per un device Google Nexus


Se avete tra le mani un dispositivo Nexus e volete riportarlo "a nuovo", il classico sistema è quello di fare un Ripristino del sistema tramite un tool presente nelle impostazioni di Android. Che fare però se, per qualsiasi motivo, il nostro telefono si rifiuta di avviarsi o se abbiamo installato (giusto per provare come ho fatto io) una versione di ROM non ufficiale senza prima aver fatto un backup? La soluzione esiste: ripristinare il factory image, cioè l'immagine di fabbrica. Per farlo basta scegliere il modello del proprio device da questa pagina.

Ad esempio, supponendo che abbiate come me un telefono Nexus Maguro, l'immagine da scaricare sarà la seguente:
https://dl.google.com/dl/android/aosp/yakju-jwr66y-factory-09207065.tgz

Prerequisiti

Per l'installazione dell'immagine è richiesto la presenza dell'Android SDK. Se non lo avete, scaricatelo e installatelo.

Installazione dell'immagine

  1. Una volta terminato il download del file tgz, decomprimetelo;
  2. Spegnete il Nexus e riaccendetelo premendo insieme al power on, i tasti vol giù e vol su. Quindi entrate nella modalità fastboot mode;
  3. Collegate il Nexus al computer tramite il cavo USB;
  4. Posizionatevi nella cartella appena estratta ed eseguite il comando: "flash-all.bat" (se siete in Windows) o "./flash-all.sh" (se siete in Linux / Mac). Tenete presente che il batch eseguirà dei comandi dell'Android SDK, quindi è fondamentale che tali comandi siano in qualche modo raggiungibili. Se così non fosse, modificate il batch file e inserite il path dei comandi in tutte le righe in cui questi vengono richiamati.
  5. Attendete con pazienza, ci vorrà qualche minuto. Al termine dell'operazione, il vostro Nexus sarà tornato nuovo di zecca, con la memoria completamente pulita.

lunedì 23 settembre 2013

Installazione di Android 4.3 sul tablet Asus TF101


Dopo l'articolo su come ottenere i permessi di root sul TF101, oggi vi spiegherò come riuscire a far rivivere questo bel tablet, purtroppo dimenticato dalla Asus. Infatti la Asus non rilascia più aggiornamenti del sistema operativo, ormai rimasto fermo alla versione 4.0.3.


Sempre sul solito forum di sviluppatori XDA-Developer ho trovato questo articolo: http://forum.xda-developers.com/showthread.php?t=2392087 molto interessante. Si tratta di una ROM rilasciata da uno sviluppatore, che molto generosamente ha deciso di prendere in mano il codice della Jelly Bean dal sito AOSP (Android Open Source Project) e lo ha reso compatibile per il tablet TF101.  

Per procedere all'aggiornamento, vi consiglio di scaricare i due file: 

Fatto questo, riavviate il tablet ed entrate in modalità Recovery (TASTO ACCENSIONE + VOL GIU'). Quindi selezionate la voce  "Install zip from sdcard", cercate i due zip (la ROM e la Google Apps) e flashateli. Prima è consigliabile ripulire tutte le caches.

Quando avrete finito vi trovere un tablet nuovo di zecca e soprattutto iper veloce. Io non credevo ai miei occhi: neanche la CyanogenMod, che avevo installato in precedenza, era così reattiva. Grazie KatKiss e al suo sviluppatore! :-D


Ottenere i permessi di root sul tablet Asus Transformer TF101 da Mac

Da un po' di mesi stavo cercando di vendere il mio Asus TF101, ma con scarsi risultati. Alla fine oggi mi sono deciso: visto che devo tenermelo, tanto vale sfruttarlo fino in fondo. E come? Per prima cosa, acquisendo i permessi di root! Google si sa, da quando esiste, è una manna dal cielo: basta porre una domanda ed ecco subito la risposta! Con la semplice query di ricerca "root tf101" si possono ottenere una miriadi di soluzioni: purtroppo (per me che ho un Mac) sono quasi tutte per Windows. Per chi mi conosce, da almeno 4-5 anni ho iniziato a odiare sempre di più Windows e dal 2009 sono diventato un convintissimo fan del Mac. Per fortuna i Mac si stanno diffondendo sempre di più e non è impossibile trovare una soluzione software o una guida alternativa, così come non è stato impossibile trovare un suggerimento utile per rootare il mio TF101. Ringrazio per questo il forum di XDA!


Iniziamo...

Prerequisiti

  1. Innanzitutto si presume che sul proprio Mac sia installata l'ultima versione dell'Android SDK
  2. Successivamente è necessario avere abilitata l'opzione "Debug  USB". In questo modo sarà possibile dialogare con lo smarphone attraverso i comando contenuti nell'Android SDK. 
  3. E' fondamentale avere un po' di dimestichezza con i comandi da terminale su Mac.

Scaricare il pacchetto OneClickRecoveryV0.4

Download del pacchetto

Aprire il terminale e spostarsi sulla cartella di installazione dell'Android SDK. Di solito il percorso è il seguente:
~/Downloads/android_sdk/android-sdk-macosx/platform-tools/

Esecuzione dei comandi adb

Da questo path, eseguire il comando:
./adb push /Users/YOURUSERNAME/Downloads/OneclickrecoveryV0.4/recoveryblob /sdcard/

Chiaramente al posto di YOURUSERNAME dovete sostituire il vostro nome utente. 

Eseguite ora i seguenti comandi:
./adb shell mv /data/local/tmp /data/local/tmp.bak
./adb shell ln -s /dev/block/mmcblk0p4 /data/local/tmp
./adb reboot

Una volta che il tablet si è riavviato, eseguite ancora:
./adb shell dd if=/sdcard/recoveryblob of=/dev/block/mmcblk0p4
./adb reboot

Dopo l'ennesimo riavvio:
./adb push /Users/YOURUSERNAME/Downloads/OneclickrecoveryV0.4/Superuser-3.0.7-efghi-signed.zip /sdcard/

Spegnere adesso il tablet e riavviarlo stavolta in modalità "ripristino": cioè premere il tasto ACCENSIONE + TASTO VOLUME GIU'. Vi verrà richiesta conferma; premete quindi TASTO VOLUME SU. A questo punto sarete entrati nella schermata "Rogue XM".

Tramite questo tool, eseguite il Wipe della cache di sistema, il wipe della cache di Dalvik,  quindi fate il flash del pacchetto SuperUser (cioè eseguite "Install zip file from internal storage" e selezionate "Superuser-3.0.7-efghi-signed.zip").

Ok, finito! Il vostro Transformer ha appena ottenuto i permessi di root e ha la recovery Rogue XM installata.

Una volta riavviato il tablet, vi consiglio di installare / aggiornare l'app SuperSU, in quanto sembra funzionare meglio di quella appena installata. Altre apps assolutamente da installare sono BusyBox (una pacchetto contenente la maggior parte dei comandi linux mancanti) e GooManager (permette di scaricare e installare altre ROM). 

mercoledì 11 settembre 2013

Scoprire chi ci chiama in modo anonimo

Ieri, grazie a una gentile segnalazione di un mio caro amico, ho provato whooming. Devo ammettere che all'inizio ero molto scettico, ma mi sono dovuto ricredere. Dopo la registrazione sul sito e la relativa configurazione, ho provato a chiamarmi con un altro cellulare in modo anonimo (con Wind si fa semplicemente  anteponendo #31# al numero da chiamare). Et voilà, il numero anonimo viene scoperto immediatamente e inviato tramite una mail (gratuita) o con un sms (a pagamento).

Dal sito di whooming:

<<
CON WHOOMING ATTIVO, TUTTO E' SEMPRE SOTTO CONTROLLO.
Ovunque sei, puoi riconoscere sempre chi ti chiama!

Imposti la deviazione di chiamata verso Whooming e rifiuti la chiamata anonima...
Al resto ci pensa WHOOMING!




Ricevi subito una mail con il numero di chi ti ha chiamato, oppure controlla tutto on-line!

GRATIS per tutti!
>>


martedì 3 settembre 2013

Cerberus: l'antifurto ideale per il tuo telefono Android

Cerberus  è un'applicazione per proteggere il proprio telefonino e rintracciarlo in caso di furto. Oltre al sistema di localizzazione, a cui siamo già abituati (l'iPhone e il Lumia lo hanno addirittura integrato nel sistema operativo), Cerberus ha a disposizione un'interfaccia web con la quale è possibile svolgere alcune operazioni all'insaputa del ladro, come ad esempo scattare foto e registrare audio.


Per evitare che il malintenzionato si accorga della presenza di tale app, è possibile nascondere l'icona dalla lista tramite un'opzione presente nelle impostazioni. Successivamente, per richiamare il software, sarà necessario digitare il numero di telefono 23723787.

Per chi possedesse un telefono con i permessi root, è possibile aumentare ulteriormente la sicurezza dell'app, installando il software direttamente nella ROM, in modo da farla sopravvivere anche a un'eventuale rispristino del sistema.


Installazione di Cerberus come app di sistema (nella ROM):

Scaricare "cerberus" da https://www.cerberusapp.com/download.php, in particolare la versione disguised, integrabile nella ROM. Questa versione è più sicura in quanto sopravviverà anche a wipe/ripristini del sistema (essendo installata in /system/app). Inoltre l'applicazione si presenterà con un nome diverso (System Framework). Tutto ciò non significa che il software non si possa eliminare in alcun modo: un utente un po' più esperto, potrà sempre tentare di installare una nuova ROM (io l'ho fatto ripristinando il mio Nexus), ma la probabilità che il ladro sia così "esperto" sarà sicuramente molto bassa.

Per l'installazione è possibile procedere in due modi:
  1. il primo modo consiste nello spegnere il telefono e riavviarlo in modalità "Recovery" (è necessario avere installato il CWM (cioè il clockworkmod, una recovery che permette l'installazione di ROM custom). Dal menù del software recovery, selezionare la voce "Install from sdcard...", scegliere il percorso del file zip scaricato (dovrebbe trovarsi nella cartella Download).
  2. Il secondo metodo è ancora più semplice: tramite l'app Rom Manager, selezionare la voce "Installa ROM da scheda SD" e indicare il percorso del file zip. Tutto il resto verrà eseguito automaticamente (riavvio del telefono in modalità Recovery e installazione dello zip).

mercoledì 24 luglio 2013

Creare un itinerario per TomTom attraverso Google Maps



Una delle attività più comuni del turista super organizzato, è quella di crearsi, prima della partenza, un bell'itinerario contenente tutti i luoghi da visitare. In passato, la creazione dell'itinerario di viaggio ha sempre comportato una certa mole di lavoro, ma oggi con Internet è diventato un gioco da ragazzi: con Google Maps ad esempio, è possibile crearsi delle proprie mappe, contenente i segnaposti per varie categorie di luoghi, come spiagge, ristoranti, hotel ecc.  In questo caso, ad esempio, visto che dovevo partire per una vacanza, mi sono elencato in una mappa, la lista delle spiagge più belle dell'Isola di Minorca.



Questo tipo di mappe possono essere successivamente stampate e utilizzate durante il tragitto.

Per chi invece possiede, come me, un navigatore TomTom, esistono procedure che permettono l'importazione dei segnaposti all'interno del navigatore. Una delle procedure più facili, può essere eseguita tutta attraverso il web, senza necessità di installare software sul proprio computer. Eccola riassunta brevemente:
  1. creare una propria mappa su Google Maps;
  2. esportare il file .kml;
  3. convertire il file .kml in .ov2
  4. importare il file .ov2 in mytomtom.
Adesso andiamo a esaminare passo passo i vari step.

Passo 1 - Creazione di una mappa personale con Google Maps

Andare in Google Maps (http://maps.google.com) e cliccare su I miei luoghi. Per accedere a tale servizio, sarà necessario eseguire il login con un account di Gmail. 


Dopo aver cliccato su I miei luoghi e aver eseguito l'accesso, cliccate sulla scheda Mappe.


Come vedete, ho già in elenco una mappa creata il 5 luglio 2013. Per crearne una nuova, cliccate su Crea Mappa. Inserite un Titolo, una Descrizione (opzionale) e definite la modalità di accesso (pubblica o privata). Supponiamo di voler creare una mappa contenente i luoghi da visitare del nostro prossimo viaggio:

Terminate cliccando Salva.

A questo punto non vi resterà che iniziare a cercare i luoghi da visitare, cliccare sul segnaposto e salvare all'interno della mappa appena creata:


E' possibile anche inserire un segnaposto, manualmente, cliccando su segnaposto azzurro in alto a destra:

Passo 2 - Esportazione dei segnaposti 

Una volta terminato l'inserimento di tutti i segnaposto nella mappa, dobbiamo esportarli nel file .KML attraverso l'apposito link:


Passo 3 - Convertire il file .KML in .OV2


Andare sul sito http://garmin.gps-data-team.com/poi_manager.php e fornire il file .KML appena creato. Apparirà quindi una finestra del genere:
Come avrete già intuito, i numeri che vedete sono la latitudine e la longitudine dei segnaposto. Il formato corretto del segnaposto è "latidudine, longitudine, nome-segnaposto". Nella prima riga di questo esempio è presente invece un errore: ", Spagna" è in più e va cancellato altrimenti si rischia un'errata interpretazione nella generazione del file .OV2. 
Finita la fase di "ripulitura" dei records, possiamo adesso passare alla generazione del file .OV2 cliccando sul relativo bottone (Save as OV2).

Passo 4 - Importare il file .OV2 in MyTomTom

Collegare TomTom alla USB del computer e dal menù contestuale di MyTomTom, selezionare "Aggiungi contenuti comunità":

Successivamente apparirà una schermata del genere:



A questo punto, selezionare il file .OV2 ed eseguire l'upload.



giovedì 4 luglio 2013

Stick Tennis

La prima volta che entrai in possesso di un iPad fu l'anno scorso, nel luglio 2012. Fu un regalo di compleanno per la mia compagna, ma prima di consegnarglielo lo testai per un po' di giorni e non vi dico il piacere che fu ;-) E così, dopo anni e anni, ho rischiato di ritornare a essere un videogiocatore incallito! Eh si, perchè questa insignificante tavoletta, può diventare, una macchina infernale che ti rende dipendente più delle slot machines! :-D

Premesso che sono uno a cui piacciono i giochi sportivi, la mia prima ricerca ha riguardato apps sul tennis. Tra quelle testate, sicuramente Stick Tennis è risultato a mio parere la migliore. Il nome non attirava molto, ma le foto ben curate e l'alto gradimento degli utenti, mi convinsero a procedere con l'installazione.

L'avvio del gioco è abbastanza veloce e le prime schermate forniscono un rapido accesso al primo match (odio quei giochi dove bisogna premere trecento "yes" per arrivare al sodo). La grafica è curata sia nelle schermate iniziali, dove viene chiesto quale partita si vuole giocare (singola, torneo ecc), sia durante le varie fasi del match. I giocatori si muovono in modo naturale e il sonoro è veramente realistico (sembra quasi di essere in una partita reale!).
Quello che però secondo me lo rende divertente è la giocabilità: dopo neanche 5 minuti di gioco, si è grado di fare schiacciate, rovesci, volè ecc.







Le prime partite giocabili sul mobile sono gratuite, poi si paga, ma la cifra è modica, considerato il numero di match che vengono poi messi a disposizione.

Attualmente il gioco è disponibile anche per Android  ed vi assicuro è identico ad iOS (non me lo aspettavo!), sia in giocabilità che in grafica. L'app android è stata testata sul mio Google Nexus i9250.

Esiste anche una versione web, fatta in flash, all'indirizzo: http://www.flashgames.it/stick.tennis.html. Anche questa è identica al gioco realizzato su mobile.

Schermata del gioco in flash (sito www.flashgames.it)